Piazza San Bartolomeo

                     
Comparto commerciale di Porta San Marco:

É il nucleo iniziale della lunga e tortuosa via di Porta S. Marco che attraversa un quartiere spiccatamente popolare con attività artigiane, che si arricchisce di esercizi commerciali fuori della ex porta S. Marco, lungo la direttrice per Montale e le colline pistoiesi. Sul retro delle case si conservano ampi spazi verdi e nelle sue strette vie si affacciano laboratori, un'antica tipografia, piccoli esercizi e l'unico vivaio superstite all'interno della cerchia muraria. Il 24 agosto, giorno di S. Bartolomeo, santo che nella tradizione pistoiese è considerato protettore dei bambini, viene celebrata una festa, tutta dedicata ai più piccoli. La piazza, il sagrato della chiesa, e la via S. Bartolomeo si trasformano così in un vivace mercato con bancarelle di giochi e di dolciumi, tra cui le caratteristiche "corone" di pasta dolce che vengono donate e indossate dai bambini. Per un giorno la piazza è invasa da grandi e piccini, che si recano in chiesa per la tradizionale unzione.

Chiesa di San Bartolomeo in Pantanoe:

Costruita a metà del sec. VIII dal medico Gaidoaldo, proprietario del terreno, e ampliata nel 1159, è la più importante fondazione longobarda cittadina. La facciata romanica, conclusa nella parte alta nel '700, è scandita da cinque arcate cieche. Dei tre portali, quello centrale presenta l'architrave in marmo scolpito ad altorilievo su fondo intarsiato con l'Incredulità di S. Tommaso e gli Apostoli di Gruamonte (1167). L'interno, a tre navate, ha le colonne con capitelli scolpiti a figure zoomorfe, antropomorfe e fitomorfe e, nell'abside, l'affresco con Cristo benedicente di Manfredino d'Alberto (fine sec. XIII). Vi si conservano il pergamo di Guido da Como (1250), le lastre a bassorilievo provenienti da un altro pulpito e un Crocifisso su un tronco d'albero (sec. XIII). La chiesa è stata restaurata fra il 1951 e il 1961. Sul lato sinistro dell'edificio sorge il campanile in laterizi con aperture ogivali nella cella, che poggia sui resti di una precedente torre di conci di pietra distrutta tra '200 e '300.

Palazzo Tucci Spada:

Proprietà della famiglia dei principi Rospigliosi fin dal '700 e successivamente acquistato dai marchesi Tucci Spada, al suo interno conserva una bella sala affrescata da Domenico Piastrini (sec. XVIII).

Chiesa di Santa Liberata (già Santa Maria in Borgo Bambini):

Documentata dal sec. XIII col nome di Santa Maria in Borgo e successivamente di Santa Maria in Borgo Bambini, nel sec. XVII viene modificata, ampliata e dedicata a Santa Liberata.

Palazzo Cancellieri antico:

L'edificio eretto nel tardo Cinquecento, caratterizzato dall'ampio verone aperto, riporta in facciata lo stemma in pietra della famiglia raffigurante il porco.

                     
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