Luoghi/ Personaggi

                     
via della Provvidenza, n. 11/ 13 - Chiesa del Crocifisso della Morte e Conservatorio delle Crocefissine
All'angolo tra via della Provvidenza e via degli Scalzi è ancora ben identificabile all'esterno l'edificio della chiesa del Crocifisso della Morte, annesso all'ospedale di Fra' Matteo, poi detto anch'esso del Crocifisso della Morte, proprio per una Croce lignea, ritenuta miracolosa, che si venerava nella chiesa. L'ospedale, dedicato alla Vergine, fu fondato nel 1330 da Puccio Fioravanti e affidato ai fratelli della Compagnia della Croce affinchè vi accogliessero gli infermi. All'ospizio era annesso in origine un piccolo oratorio, che fu ampliato alla fine del xv secolo in stile rinascimentale su progetto di Ventura Vitoni. È ancora possibile riconoscere i caratteri dell'edificio vitoniano, pesantemente manomesso, nel coronamento della facciata con l'ampio frontone in pietra a dentelli, e nella monofora centinata sulla fiancata.
Nel XV secolo la chiesa e il convento furono affidati agli Apostolini e dopo la soppressione dell'ordine, nel 1690, ai Chierici Regolari Minori, che vi rimasero fino al 1784, quando il vescovo di Pistoia Scipione de' Ricci ne decretò la soppressione e vi stabilì il Conservatorio della Divina Provvidenza.

via della Provvidenza, n. 15 - Chiesa di San Bernardino e Monastero di San Giorgio )
Lungo la stessa via della Provvidenza, fu fondato intorno al 1445 il monastero femminile delle terziarie francescane, che dovevano prestare assistenza a malate e pellegrine del vicino ospedale di San Matteo, con l'annessa chiesa di San Bernardino da Siena. Ne furono fondatori Caterina e Giovanni Lenzi, quest'ultimo appartenente alla Societas Disciplinatorum Sanctae Crucis, che aveva sede presso l'ospedale della Crocetta di Sant'Ansano, in piazza San Lorenzo. Il monastero fu ben presto intitolato a San Giorgio, in quanto assoggettato nel 1452 all'omonimo convento fiorentino. Nel 1752 passò alle suore di Santa Elisabetta, che vi si trasferirono dal monastero adiacente alla chiesa di San Vitale. Dopo la soppressione dell'ordine per volontà del vescovo di Pistoia Scipione de' Ricci, alla fine del XVIII secolo, il complesso conventuale passò in proprietà al Comune, mentre la chiesina, che conserva all'interno affreschi e arredi settecenteschi, è attualmente in uso al limitrofo Conservatorio della Divina Provvidenza, detto delle Crocifissine.

via della Provvidenza, angolo via dei Buti - Chiesa dell'Immacolata Concezione o Chiesa dell'Ospizio
La piccola chiesa dell'Immacolata Concezione o dell'Ospizio fu edificata tra il 1543 e il 1548 dai francescani dell'Ordine dei Minori Osservanti che, fin dai primi anni del Quattrocento, abitarono nel convento di San Francesco a Giaccherino "sul monte Lucense", distante sette chilometri da Pistoia. L'edificio e il relativo ospizio costituivano un utile punto di riferimento per i frati che scendevano frequentemente in città per svolgere la loro attività apostolica. Qui, infatti, era sempre presente un Padre confessore che dava assistenza spirituale ai fedeli, mentre altri religiosi, aiutati da alcuni laici, si occupavano dei bisognosi e della questua. La chiesa , nella redazione attuale, risale alla metà del Seicento, periodo in cui venne ampliata l'aula e furono realizzati i quattro altari laterali in pietra serena. Sull'altare maggiore è collocato un affresco raffigurante la Madonna dei Miracoli del 1652.

          
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